Come capire se una start-up può avere successo


Sempre più persone, vista la difficoltà nel trovare lavoro, prendono in considerazione l'ipotesi di aprire una propria attività. Alletta l'idea di non dover più rendere conto a un "capo" o di poter esprimere tutte le proprie potenzialità creative, sebbene la scelta a volte sia piuttosto azzardata. 

Affermare "Vorrei fare qualcosa di mio, ma non so ancora bene cosa" è già un pessimo inizio, perché manifesta più una "speranza" che un vero e proprio progetto.

Ma anche quando l'idea è chiara ci sono dati ed informazioni indispensabili (spesso parte di un buon business plan) che non possono assolutamente mancare.

Ecco le principali:


- competenze professionali (sia imprenditoriali che tecniche): hai già gestito attività in proprio? hai studiato libri di gestione aziendale o hai frequentato corsi di questo tipo? fino ad oggi che attività hai svolto? che competenze specialistiche hai? hai qualche conoscenza nella gestione del personale, nella vendita, nel marketing o nel controllo di gestione?

- budget: con quali capitali parti? riceverai finanziamenti o partirai con soldi tuoi? quanto tempo puoi permetterti di non guadagnare in attesa che l'attività vada a regime? se non dovesse andare bene avresti comunque un piano B?

- indagini di mercato: hai verificato le potenzialità del business che vuoi far partire? hai studiato i concorrenti? c'è ancora spazio per un'attività come la tua? in che raggio di azione vorrai muoverti? qual è il tuo target di riferimento?

- strategia: come ti posizionerai sul mercato? in che modo pensi di contattare i tuoi potenziali clienti? che budget potrai mettere a disposizione per il marketing? in cosa sarai diverso dai concorrenti?

- caratteristiche personali: sei una persona ansiosa o che tende accumulare stress? sei sicuro di te stesso e grintoso quando serve? hai una rete di alleanze, amicizie, relazioni che ti potranno supportare soprattutto all'inizio? sei una persona positiva e socievole su cui le persone fanno volentieri affidamento? hai una vita equilibrata, che ti permette di concentrarti sul lavoro?

Ecco, senza prima aver risposto a queste prime domande è davvero inutile prendere in considerazione l'idea di far partire una start-up o di voler diventare imprenditori. Non siamo più negli anni '70 in cui bastava un'idea discreta, tanta volontà ed un pizzico di fortuna per creare piccoli imperi. Oggi il mercato è esigente, la mediocrità viene punita e se non si parte già con alcune caratteristiche e conoscenze di base si rischia di buttare al vento i propri risparmi o quelli di qualcun altro per tentare un'avventura senza possibilità di riuscita.
Quando avrai invece risposto a queste domande e avrai la consapevolezza di poter essere competitivo allora avrà senso avviare una propria attività imprenditoriale.

A quel punto potrai scrivermi e sarò ben felice di darti tutto il supporto che ti serve.

(Per approfondire puoi leggere anche l'articolo Attività redditizie 2013)

4 commenti:

  1. Il Ministero del Lavoro dovrebbe diffonderlo in ogni Camera di Commercio e farlo studiare a memoria a chiunque vada ad aprire una nuova partita iva.

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  2. Giustissimo. Troppa gente non sa cosa vuole. Se proprio aprire in proprio diventa un sogno, perchè non fare che l'attività stessa sia il sogno che si rincorre?

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  3. Facebook: lavora presso: "me stesso"...


    heheheheeh

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  4. se ognuno dovesse avere questi requisiti,in Italia non dovrebbero aprire più attività.Il successo tanto più è grande e tanto più rischio ha alle sue spalle.
    Per tanti che hanno rischiato,qualcuno ha sfondato e qualcuno non ce l'ha fatta.Ma ha creduto in se stesso e va comunque apprezzato.

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Fabrizio Cotza - Formatore Sovversivo.
www.fabriziocotza.it