Come sopra, così sotto.

Questa frase, nella sua semplicità, mi ha sempre affascinato. Credo che non vada "capita", bensì osservata nelle sue sfumature e "sentita" interiormente.
"Come sopra, così sotto" è una fotografia, quanto mai attuale, della situazione economica, politica e sociale in cui viviamo. E' la spiegazione, se vogliamo addirittura mistica, della nostra essenza.

E' perfettamente applicabile anche nelle aziende, in cui il clima che si respira tra i vari reparti riflette quasi sempre il carattere ed i comportamenti di chi sta al vertice. E viceversa. 

In effetti questa corrispondenza è "top-down", ma anche "bottom-up".
Dove un titolare si lamenta del fatto che non si può fidare dei propri collaboratori riscontrerai in lui la tendenza a volerli ingannare, e se i collaboratori si lamentano insistentemente della poca trasparenza del titolare ad una veloce verifica scoprirai atteggiamenti diffusi da parte loro di poca onestà.
Come sopra, così sotto. Non si sfugge.
Ma raramente il sotto e il sopra sono in grado di osservarsi in questa speculare situazione, ritenendo anzi di doversi giustamente lamentare, di dover protestare, di avere buoni ragioni per ritenersi persino traditi oppure danneggiati.
Il sopra guarda il sotto con disprezzo, il sotto guarda il sopra con rabbia.

Eppure questa "legge" permetterebbe ad entrambi di trarre il meglio gli uni dagli altri:
Ponendosi con disponibilità si otterrebbe rispetto.
Offrendo si otterrebbe riconoscenza.
Facendo ammenda si otterrebbe perdono.

Attivare un tale circolo virtuoso permetterebbe un miglioramento per tutti, nessuno pagherebbe il prezzo per questo. 
Ma l'egoismo porta al masochismo.
Il vantaggio immediato porta ad una grande perdita.
Ed il potere illusorio porta all'eterna sconfitta.




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Fabrizio Cotza - Formatore Sovversivo.
www.fabriziocotza.it