Chiunque può vincere nella vita, nel lavoro, in uno sport.
Ma il problema non è solo vincere, bensì essere consapevoli di quanto ci verrà a costare quella vittoria.
Posso ottenere una promozione schiacciando i miei colleghi o mettendoli in cattiva luce nei confronti del titolare. O semplicemente sacrificando la mia famiglia, il mio partner, la mia stessa vita.
La corsa al "budget a tutti i costi" ha annientato venditori, direttori commerciali ed imprenditori di numerose aziende.
Ciò non significa abbandonare obiettivi, smettere di essere ambiziosi o accontentarsi di ciò che viene. Significa comprendere che si possono ottenere le medesime cose senza necessariamente sacrificare la propria esistenza, ma addirittura rendendola migliore.
Tutto ciò passa attraverso l'uso corretto delle nostre emozioni, spesso sacrificate a vantaggio del mero intelletto o della sola forza di volontà.
L'adrenalina, di fatto, è una sorta di droga. In piccole dosi può aiutarci a superare ostacoli e a raggiungere mete importanti, ma abusandone, come tutte le droghe, crea effetti collaterali spesso devastanti.
Lo stress, l'ansia, il senso di spossamento cronico, varie nevrosi nascono proprio da questo aver "tirato troppo la corda". Quando ciò avviene la spirale diventa discendente, le cose appaiono più difficili, si comincia a perdere lucidità, non ascoltiamo più il nostro istinto. Di fatto comincia un processo di auto-distruzione.
Ecco perché ci sono momenti in cui è necessario fermarsi, ristabilire le giuste priorità e decidere di non scendere più a compromessi con i nostri valori più importanti.
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Fabrizio Cotza - Formatore Sovversivo.
www.fabriziocotza.it