Il profumo del business

Parlavo qualche giorno fa con un grande imprenditore del Gruppo Marcegaglia, Vanni Giuliani, il quale mi esponeva la sua personale teoria in merito alle doti che dovrebbe avere il titolare di un'azienda florida. Tra le varie cose una mi ha colpito in particolare. Ovvero mi ha parlato del "profumo" del business, che solo in pochi riescono a sentire nell'aria, a dispetto dei più sosfisitcati sistemi di analisi presenti e disponibili oggi.
Tale profumo indica quando un affare è interessante, spesso andando contro il cosiddetto "buon senso" o anticipando mode che poi tutti seguiranno. Il profumo ti fa decidere senza dover calcolare preventivamente break even o business plan. Il profumo non lo puoi insegnare, è un talento innato che possiedono solo pochissime persone.
Di fronte a tale teoria tutte le mie certezze da consulente hanno vacillato per un po', destabilizzate da un fattore così impalpabile ed etereo da non poter essere insegnato o trasmesso in alun modo.
Solo una cosa mi ha rincuorato: questo imprenditore è grande perché attorno a sé ha tanti manager dotati di minor intuito ma di grandi doti strategiche ed organizzative, pronti a raccogliere le intuizioni per traformarle in realtà e fatturato!
Ecco il vero mix vincente che dovrebbe esserci in ogni azienda: olfatto e cervello.

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Fabrizio Cotza - Formatore Sovversivo.
www.fabriziocotza.it